Per amor tuo

5 Gennaio 2019

Ho visto Laura ballare con Mattia.
Laura ha cominciato solo da un mese, l’ha fatto per avvicinarsi a lui, per condividere quel pezzo di vita che sta diventando sempre più anche un pezzo di corpo. Laura si muove con passi incerti, a volte scattosi, a volte ritardatari (dove devo andare? dopo questo passo c’è ancora pavimento? c’è ancora terra dopo questo passo che non so dove finirà?).

Ho visto Laura ballare con Mattia mentre Cinzia li guardava. Lo ama da qualche tempo, sicuramente più di un mese: più del mese durante il quale Laura ha deciso di provare a condividere un pezzo di vita che sta diventando un pezzo di corpo. Cinzia la detesta, ma la capisce, anche. Laura ha dovuto farlo, o quel pezzo di corpo sarebbe diventato un non-corpo, una distanza tra sé e Mattia. Prima o poi, il tango se lo sarebbe preso tutto.

Ho visto Cinzia che guardava, anche se cercava in tutti i modi di non guardare. Ho visto che soffriva, anche se cercava in tutti i modi di non soffrire. Alla fine della tanda, Mattia ha lasciato che la sua ragazza ballasse con qualcun altro ed è andato da lei. L’ha invitata con fare galante. Certo: lo sa che Cinzia lo ama da più di un mese. Cerca di non deluderla, si sforza di essere all’altezza della sua illusione. E certo: se la ricorda quella sera insieme e sa di averle detto che se non ci fosse la sua ragazza… beh, allora chissà. Ma la sua ragazza c’è.

Mattia ricorda anche il discorso con Laura, quando lei gli ha comunicato che avrebbe iniziato a prendere lezioni di tango.
«Ma lo fai per te stessa o per me?»
«Lo faccio per noi».
«Il tango non è un mobile IKEA che si monta tutti insieme. Non è un hobby. Devi sentirlo tu. Devi sentire che chiama te. Il tango non chiama “noi”. Chiama uno per ciascuno».
«Credevo ti avrebbe fatto piacere».
«Sì… Mi fa piacere».
«Ma non piacere piacere».
«Ho solo paura che questo ci condizioni».
Laura si era addossata al muro, cercando il sostegno che Mattia non le stava dando.
«D’accordo. Proviamo. Ma promettimi che se non ti piacerà, lascerai perdere. Che non continuerai per me. Smetterai per te. Possiamo fare molto altro insieme».
«Il tuo tango sembra già essersi preso “molto altro”. I vecchi amici… quasi non li vedi più».
«Hai paura che non veda più neanche te?»
Laura era rimasta in silenzio. Mattia allora l’aveva abbracciata. Ma lei non voleva consolazione, voleva certezza. Voleva infilare un piede in quel mondo in cui sembrava tanto semplice entrare ma impossibile uscirne. Il grande buco nero del tango. Attraeva le persone e poi le teneva dentro, le rapiva, rapiva la loro vita. Laura vuole sapere cosa si prova a sentirsi la vita rapita. Ma sembra che Mattia non desideri lo stesso.

E intanto Cinzia li guarda. Nei loro movimenti s’impegna a individuare i primi indizi di non-corpo. Vorrebbe essere Laura e al medesimo tempo non vorrebbe. Almeno lei ha iniziato a ballare per se stessa.

Li ho visti: Cinzia, Mattia, Laura. Ho visto i quadri del tango. Non è colpa di nessuno. Con la stessa forza con cui avvicina, allontana anche.

Il tango si balla (almeno) in due. Fai girare le storie!

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